Palazzo Colonna, edificato per volere di Filippo I Colonna, nel 1620, era un edificio di tufo in forma quadrangolare aderente la chiesa di Sant’Andrea, dove c’era la tomba di famiglia.
Nella parte retrostante c’era un giardino, l’attuale cortile.
Nel 1661 il cardinal Girolamo Colonna avviò i lavori di rinnovamento per il vecchio palazzo ducale, incaricando. l’architetto Antonio Del Grande, il quale ampliò il nuovo palazzo con una ala verso sud. ottenendo una forma a T.
Nel 1666 il cardinal Girolamo Colonna morì improvvisamente e al suo posto di committente ci fu Lorenzo Onofrio, sotto il quale i lavori continuarono fino al 1671, anno in cui la fabbrica fu completata.
Questo nuovo palazzo seicentesco era costituito da quattro livelli.
Verso il cortile sono state collocate le stanze di servizio e le stanze private, sulla piazza Marcantonio Colonna furono invece istituite le sale di rappresentanza, al piano nobile inoltre vi erano delle stanze da letto per gli ospiti.
In direzione del cortile c’erano le sale per ricevere gli ospiti e le gallerie.
Al pian terreno si trovavano le stalle, i magazzini e alloggi per i cocchieri; mentre su via Lepanto c’erano gli appartamenti per la servitù e sul piano nobile camere da letto.
Nella Sala delle Armi sono conservati trofei di guerra tolti ai Turchi a Lepanto, armi antiche e ritratti di famiglia.
Nei saloni del piano nobile oltre a dipinti di artisti italiani e spagnoli del XVII e XVIII sec, si conserva un Ritratto di Marcantonio Colonna, opera di Scipione Pulzone ed uno del Papa Martino V, da ritenersi copia del Pisanello.
Nell’antico salone di ingresso vi sono dipinti a soggetto paesaggistico.
E’ conservato anche il letto da campo di Marcantonio.
Nella cripta sotterranea con accesso dal cortile, sono sepolti i componenti della famiglia Colonna del ramo di Paliano;
sopra l’altare della cappella funebre c’è la copia della “Resurrezione dei membri di casa Colonna” di Pietro da Cortona.
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