Entrando a Paliano, lungo le mura bastionate, oggi parzialmente smantellate per la costruzione della strada nel versante ovest, è collocata Porta Romana, chiamata così perché collegava il paese con la strada che conduceva a Roma.
La sua costruzione risale al 1232 allo scopo di difendere da sud lo Stato Pontificio.
Nel 1565 la porta fu restaurata e nel 1710 venne completamente modificata a propugnacolo, un tipo di costruzione militare degli antichi romani avente due porte, una esterna ed una interna, che racchiudevano un cortile per rendere la porta più protetta e difesa.
Fu costruito il piccolo edificio in sopraelevazione come posto di guardia della Milizia colonnese, composta da un ingresso, una stanza a quattro finestre, la copertura a tetto con al centro una piccola colonna simbolo dei principi di Paliano ed il ponte levatoio.
Agli inizi dell’Ottocento la Porta non aveva più il ponte levatoio, ma un piccolo muro di cinta con due feritoie.
Negli anni Venti del Novecento si nota una ricca merlatura di tipo “ghibellino”, a coda di rondine, e di colore diverso rispetto all’intonaco dell’intero fabbricato; probabilmente furono adattati alla fine dell’Ottocento quando fu abbattuto un tratto di mura alla sinistra della porta e abbassate di due metri le mura del castello.
Porta Romana venne isolata e resa inutilizzata con l’apertura al suo fianco, della strada carrozzabile.
Da notare il cancello in ferro sistemato sui vecchi cardini di un portone preesistente.
Il fabbricato presenta due fori di sostegno, a sezione quadrata, del ponte levatoio, perché anticamente aveva davanti un piccolo fossato alimentato dall’acqua che fuoriusciva dalle chiuse situate una all’interno una all’esterno della Porta, acqua che proveniva dalla cisterna del Forte.