La Chiesa di San Giuseppe Artigiano è contemporanea, edificata nel 1987-88 per il volere di don Mario Feliciani e fu progettata dal geometra Guido Antonio Proietti.
E’costituita da una unica grande navata, un campanile ed un portico; si trova a pochi chilometri da Paliano, in località “Le Mole”.
Alle spalle dell’altare, in alto, c’è una vetrata che rappresenta la discesa dello Spirito Santo, appena sottostante vi è uno stupendo mosaico che lo rappresenta attraverso l’acqua.
Nel presbiterio vi sono due vetrate: una rappresenta il cervo alla fonte, l’uva, spighe di grano, il pane, il cero pasquale; l’altra il pellicano, spighe di grano, uva, una barca sormontata dallo Spirito Santo, cioè la Chiesa, palme e pesce.
Nella parte anteriore dell’altare c’è la Cena in Emmaus dipinta su tavola dall’artista palianese Giacomo Lisia che la donò alla parrocchia nel 1987.
A destra dell’altare altra opera di Giacomo Lisia è la tela raffigurante San Paolo della Croce, la Madonna di Zancati e Santa Maria Goretti.
Alle spalle di San Paolo è rappresentato il convento dei padri Passionisti presso Santa Maria Pugliano, frazione di Paliano; dietro la Madonna di Zancati una piccola cappella e dietro Santa Maria Goretti la casa che la ospitò per due anni insieme alla sua famiglia in località Colle Gianturco, nei pressi di Paliano.
A sinistra dell’altare, ancora un’opera di Giacomo Lisia, una tela intitolata Madonna delle Mole, con San Giuseppe e Gesù Bambino, realizzata in omaggio al santo cui è dedicata la chiesa.
In alto a sinistra sullo sfondo si vede Paliano, a destra la frazione “Le Mole”. La Madonna porge il grano a San Giuseppe, il quale lo macina e una volta divenuto farina viene posto nel sacco accanto a Gesù Bambino; il tutto avviene con la benedizione dello Spirito Santo rappresentato dalla colomba.
Le quattro vetrate laterali evidenziano episodi della vita di Giuseppe: il matrimonio con Maria, la Nascita di Gesù, la bottega di Nazareth, il transito del santo Patriarca.
La vetrata della facciata rappresenta la Resurrezione di Cristo. I disegni sono di Giorgio Borghesani, quello della Resurrezione però è di Giuseppe Aleandri.
Al centro dell’altare, il tabernacolo in bronzo e in argento è stato creato dal cappuccino Vincenzo Acquisto; due giovani sostengono il Libro dei sette sigilli su cui poggia l’Agnello pasquale.
La Via Crucis è stata creata dal professor Lorenzo Ferri; la statua della Madonna scolpita in legno proviene dalla Sardegna ed è stata benedetta da papa Giovanni Paolo II nel 1988.