Si parla di una chiesa dedicata a Sant’Andrea dal 1224.
Nel 1500 Marcantonio II Colonna riedifica dalle fondamenta la chiesa, di dimensioni più piccole, già esistente.
Nel 1571 ottiene il titolo di Collegiata, c’era una cripta sotterranea per la sepoltura della famiglia Colonna sovrastata da una cappella, oggi il coro, che conteneva i loro monumenti funerari.
All’inizio del Seicento Filippo I ultimò la costruzione della tomba di famiglia e nel 1622, alla morte di sua moglie Lucrezia Tomacelli, fece ampliare la cripta e costruire una cappella dedicata a Santa Lucrezia, fu ampliato anche il Palazzo Colonna adiacente la chiesa.
Filippo I con i suoi interventi trasformò la chiesa in una seicentesca cappella mausoleo, inoltre le diede l’aspetto che noi vediamo oggi.
Verso la seconda metà del Seicento iniziarono i lavori per la ricostruzione della facciata e la ristrutturazione dello spazio interno.
La facciata era tripartita con due cornici che segnavano il livello dei piani, mentre la parte superiore dell’edificio era rettangolare.
Antonio Del Grande, architetto di famiglia, si occupò di questi cambiamenti, rispettando il preesistente.
Nel 1789 Tommaso Conca realizzò il quadro ovale del Martirio di Sant’Andrea posto nell’abside.
La chiesa suddivisa in tre navate, ha il soffitto a cassettoni ed è costituita da cappelle laterali.
Nella navata di sinistra si trovano il fonte battesimale sovrastato da un dipinto olio su tela di Giacomo Lisia raffigurante il Battesimo di Gesù, la cappella di San Michele Arcangelo, la Cappella del Sacro Cuore, la Cappella della S.S. Trinità con un affresco datato al XVII secolo attribuito alla scuola dei Carracci,
la Cappella Corbi e la Cappella di Sant’Andrea (prima di Santa Lucrezia) con la cupola suddivisa in sei spicchi in cuisono rappresentati gli stemmi Colonna e Tomacelli.
Nella navata destra troviamo la Cappella della Madonna di Zancati, la Cappella di Santa Caterina d’Alessandria, la Cappella di Santa Maria Maddalena e quella dedicata alla Madonna di Loreto.
